Prima confessione!

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Il parroco di un piccolo paese festeggia il suo 20° anno di sacerdozio. Inizia il suo discorso: Cari compaesani, è molto difficile per un parroco tenere un discorso. Ci sono diversi aneddoti che potrei raccontarvi, ma sapete anche voi che c’è il segreto confessionale! Quando sono arrivato nella vostra comunità, 20 anni fa, mi sono domandato: Ma dove sono finito? Già alla mia prima confessione arrivò un tizio che mi confessò di aver tradito la moglie con la cognata e di averle trasmesso una malattia sessuale che si era preso dalla sua segretaria. Ma sì, alla fine in tutti questi anni ho capito che il vostro paese non è poi così malvagio e che questa era la sola eccezione. Dopo circa 15 minuti arriva il Sindaco, si scusa per il ritardo, sale sul podio e inizia il suo discorso: Mi ricordo benissimo quando arrivò il nostro parroco. Ho avuto l’onore di essere il primo che lui ha confessato……!

ECCONE UN’ALTRA

Due concertisti, uno milanese e l’altro napoletano, si incontrano nella sala da thé di un noto ristorante. Il milanese racconta: Questa è buona! Ieri sera ho tenuto un concerto alla Scala, appena ho finito di suonare l’ultima nota, c’è stata un’ovazione generale, lanci di fiori sul palco, applausi, standing ovation………. Quello che mi ha fatto più piacere è che il sindaco Moratti è salito sul palco, mi ha stretto la mano e mi ha detto: complimenti lei ci ha commosso! Persino la Madonnina ha pianto! Il napoletano risponde: Anch’io ho tenuto un concerto ieri sera in Vaticano, appena ho finito di suonare l’ultima nota, solita ovazione, lancio di fiori, applausi, standing ovation………. Ma quello che mi ha stupito è che si è aperta la porta infondo ed è entrato Gesù, è salito sul palco, mi ha stretto la mano e ha detto: Complimenti! Tu si ca suone bbuono! No comme a chillu strunz e milanese ca’ fatt’ chiagnere a mammà!

SUBITO UN’ALTRA

Un tizio entra in uno di quei bar di paese frequentati dalle solite facce. Dopo aver bevuto il suo caffè al banco si gira, ed appoggiando i gomiti sul bancone si rivolge ai gruppi di persone che stavano chiacchierando e giocando a carte, urlando: Alla mia destra vedo una manica di stronzi… Alla mia sinistra vedo una manica di cretini! Detto questo esce dal bar lasciando stupiti e sorpresi i presenti. Il giorno dopo il tizio si ripresenta e dopo aver bevuto il suo caffè si rivolge nuovamente ai soliti, urlando: Alla mia destra vedo una manica di stronzi… alla mia sinistra vedo una manica di cretini! I presenti vorrebbero intervenire per dargli una lezione ma anche per questa volta lasciano correre pensando che sia matto. Il terzo giorno il tizio si ripresenta nel bar e dopo avere bevuto il solito caffè si rivolge nuovamente ai presenti: Alla mia destra vedo una manica di stronzi… alla mia sinistra vedo una manica di cretini!  Questa volta si alza il solito armadio tutto muscoli e alzando il tizio a 50 centimetri da terra, gli dice con tono furioso: Ehi amico… A chi hai chiamato stronzo? Guarda che io non sono uno stronzo! Il tizio sentito questo, in tono arrabbiato gli risponde: E allora che caxxo ci fai lì? VAI DALL’ALTRA PARTE NO?

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